21 settembre 1990, sulla statale tra Canicattì e Agrigento veniva ucciso il giudice Rosario Livatino. Erano passate da poco le 8,30 quella mattina del 21 settembre 1990. Il giudice Rosario Livatino, che il 3 ottobre avrebbe compiuto 38 anni, da Canicattì, dove...
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Sosteniamo Redattore Sociale
Redattore Sociale, voce online sui temi del disagio sociale, del volontariato e del Terzo Settore, rischia la chiusura. La Comunità di Capodarco, assieme ai componenti della redazione, comunica che Redattore Sociale rischia la chiusura alla fine del 2022. I motivi -...
Affari, aste e bodyguard. Gli imprenditori trapanesi alla corte dei capimafia
L’indagine sul superlatitante svela l’ultima cerchia di insospettabili, guidata da un boss scarcerato. Il comandante del Ros: “Bloccato l’ennesimo tentativo di riorganizzazione”. Settanta perquisizioni.
Dona un albero per il giardino della memoria e dell’impegno di Casa Felicia
L’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato in questi giorni si sta dedicando, con grande intensità e passione, alla realizzazione del Giardino della Memoria e dell’Impegno di Casa Felicia per ricordare le vittime di mafia, corruzione e oppressione e allo...
Nasce Il Giusto catering
Il consumo critico Pago chi non paga è un circuito virtuoso che vuole far crescere sinergie, per una economia libera dalla mafia e portatrice di valori che condividiamo, come il rispetto della persona e dell'ambiente, l'inclusione, la qualità della produzione,...
“I clan temono le denunce, scelgono bene le vittime”
Il confronto da Addiopizzo. Il procuratore Sabella: "oggi chi paga lo fa per connivenza e convenienza".
Il parco resta ancora sulla carta. E dalla figlia arriva l’ultimatum
Alice: "Pronta a togliere il nome di mio padre se l'area non sarà bonificata nei tempi previsti. Carta: "C'è il nostro impegno".
Due imprenditori: “Il no al racket nel nome di Libero Grassi”
Un bengalese e il titolare di impresa edile: così ci siamo ribellati ai nostri aguzzini.
Mafia. A 31 anni dalla morte di Grassi: “Oggi chi paga non è vittima ma connivente”
«Estorsioni, oggi la maggior parte di chi paga è connivente con Cosa nostra». Lo denuncia con forza il Comitato Addiopizzo di Palermo. Ed è una denuncia molto grave. Gli ex ragazzi, che la notte tra il 28 e il 29 giugno 2004 riempirono le strade del centro di Palermo...
In ricordo di Vincenzo Spinelli a 40 anni dal suo omicidio
Per tanto tempo la sua storia è rimasta ignota e dimenticata. Vincenzo Spinelli è stato un imprenditore palermitano che nell'ottobre del 1982 aveva osato sfidare cosa nostra, restando solo e isolato. Vittima di una rapina, ha avuto la forza e il coraggio di...
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Estorsioni, oggi la maggior parte di chi paga è connivente con cosa nostra
Il fenomeno estorsivo è cambiato e molti di coloro che pagano sono conniventi con cosa nostra. A trentuno anni...
XXXI anniversario della morte di Libero Grassi
In occasione del XXXI anniversario della morte di Libero Grassi, Addiopizzo e la famiglia dell’imprenditore...
Addiopizzo compie 18 anni
La storia di Addiopizzo inizia nel 2004. La notte tra il 28 e il 29 giugno, per le strade del centro di Palermo, per...
In ricordo di Mario Bignone
Il 21 luglio del 2010 veniva prematuramente a mancare Mario Bignone, capo della Sezione Catturandi della Squadra...
30° anniversario della strage di via D’Amelio
Martedì 19 luglio 2022 ricorre il 30° anniversario della strage di via D’Amelio in cui furono uccisi il magistrato...
Presentazione del libro “Rinascere dalla mafia”
In occasione del 30° anniversario degli eccidi di Capaci e via D'Amelio, presentazione del libro di Toni Mira...
Addiopizzo, rinnovata l’area giochi alla Kalsa – Video
L'iniziativa in piazza Magione grazie alle donazioni di imprenditori e al lavoro dei ragazzi impegnati in percorsi di...
Palermo, riqualificata l’area giochi di piazza Magione, con l’aiuto dei commercianti di Addiopizzo – Video
È stato inaugurato a piazza Magione a Palermo un nuovo spazio pubblico rigenerato. Si tratta dell’area giochi dinanzi...
“Usurai di Cosa Nostra”, l’avvocato e altri 10 condannati
PALERMO – I mafiosi avrebbero sfruttato la disperazione della povera gente. Uomini e donne sarebbero finiti nella rete...