La prima società, la “Bet for Bet”, fu avviata nel 2008. Salvatore Rubino iniziava la scalata nel mondo delle scommesse sportive che lo avrebbe portato alla creazione di un impero milionario ora finito sotto sequestro. È stato nel 2011 che i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria notarono le prime operazioni anomale. Nella società confluirono nove assegni da 5 mila euro ciascuno. I 45 mila erano di Francesco Paolo Maniscalco.
Quando la mafia rubò l’oro dei poveri
Storia giudiziaria complessa quella di Maniscalco, da sempre sotto i riflettori della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Di lui si iniziò a parlare nel 1991 quando un commando svuotò il caveau del Monte di Pietà. Razziarono oro e gioielli per 18 miliardi di lire, spariti nel nulla