Fonte: la Repubblica
Il futuro è nelle mani degli ottantenni. Se non ci fossero loro, la mafia palermitana a quest’ora sarebbe sbronza di mojitos o strafatta di coca, in volgare esibizione a Mondello sulle moto d’acqua, apparentemente sazia e di sicuro fiacca, sempre esposta al chiacchierone di turno. Ma ci sono gli intramontabili, i “grandi vecchi” della Cosa Nostra, quelli che fino a quando non tireranno l’ultimo respiro staranno sempre lì a ragionare su come rifondare la loro Cupola.