I più importanti mandamenti mafiosi di Palermo e dell’hinterland, per estensione e concentrazione di attività economiche, sono stati ancora una volta colpiti dal lavoro significativo dei magistrati della Procura di Palermo e dagli investigatori dell’Arma dei carabinieri.
Tra i molti che, purtroppo, pagano le estorsioni, c’è invece chi nel settore dell’edilizia, supportato e accompagnato da Addiopizzo alla denuncia, ha trovato la forza e il coraggio di opporsi a minacce e condizionamenti di Cosa nostra.
Vicende che confermano quanto il contributo degli operatori economici resti fondamentale affinché il lavoro prezioso di organi investigativi e autorità giudiziaria possa conseguire ulteriori risultati.
Adesso tocca a quegli imprenditori e commercianti ancora stretti dalle maglie delle estorsioni fare la propria parte e aggiungersi a quanti, tra i loro colleghi, nel frattempo sono riusciti a liberarsi dai condizionamenti mafiosi. A chi esercita un’attività economica il compito di non vanificare gli sforzi e il lavoro di poliziotti, carabinieri, finanzieri e magistrati della procura di Palermo e di riconquistare la propria libertà e la propria dignità.
Addiopizzo contatterà le vittime di estorsione le cui vicende emergono dall’operazione antimafia odierna per offrire tutto il supporto possibile, confidando che queste confermino i fatti e che comincino a collaborare di loro iniziativa.
Mai come adesso il momento è favorevole per scrollarsi definitivamente di dosso il peso e i condizionamenti di Cosa Nostra, se – e solo se – gli imprenditori e gli esercenti coinvolti dall’operazione di oggi si rendessero conto di quanta strada è stata percorsa e di quanto possa essere vicina la liberazione.
Solo così, con una decisa e sentita assunzione di responsabilità, riusciremo a sradicare il racket delle estorsioni.