L’11 aprile 1991 Libero Grassi partecipava alla trasmissione Samarcanda. Dopo 31 anni le sue considerazioni sulla “qualità del consenso” restano ancora attuali e investono trasversalmente tutte le forze politiche.
Dopo il grande clamore suscitato dalla lettera al “Caro estortore”, l’appello di Libero Grassi viene ripreso da altri quotidiani e in televisione. Nel frattempo l’imprenditore viene contattato da Sandro Ruotolo, redattore di Samarcanda, che lo invita a RAI 3 per parlare della sua lotta condotta, purtroppo, nell’indifferenza degli industriali siciliani.
“A una cattiva raccolta di voti corrispondono cattive leggi e cattiva democrazia”
Le parole di Libero Grassi, a trentun anni esatti dalla quella storica intervista, restano ancora un monito attuale che richiama la politica a una selezione dei candidati che, oltre a essere scevra da clientele e pratiche di voto di scambio, sia improntata alla capacità, alla trasparenza, alla credibilità e all’onestà.
Nei prossimi mesi palermitani e siciliani torneranno alle urne per il rinnovo dell’amministrazione della città e del governo della regione. Questo è quello che tanti cittadini, senza distinzioni di appartenenza partitica e al di là di logiche elettorali, chiedono alla politica.