6 gennaio 1980. A Palermo, in via Libertà, uccisione del presidente della Regione e dirigente democristiano Piersanti Mattarella.
Si era impegnato in un’azione di moralizzazione della vita pubblica, bloccando alcuni appalti a cui erano interessati imprenditori mafiosi e si adoperava per un rinnovamento del quadro politico aperto al coinvolgimento del Partito comunista.
Sono stati condannati come mandanti del delitto i mafiosi facenti parte della cupola, l’organo di comando dell’organizzazione Cosa nostra. Assolti i neo-fascisti Giusva Fioravanti e Gilberto Cavallini, incriminati come esecutori.
Fonte: C.S.D. “Giuseppe Impastato”
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Nelle carte il volto del killer di Mattarella.
“Sul luogo del delitto il medico del boss”
la Repubblica, 06/01/2016