Il più grande mandamento mafioso di Palermo, per estensione e concentrazione di attività economiche, è stato nuovamente smantellato e raso al suolo. Nelle settimane e nei mesi scorsi le forze di polizia hanno duramente colpito anche altri importanti mandamenti mafiosi di Palermo e provincia. Cosa Nostra oggi è in ginocchio.
Il Comitato Addiopizzo sente di ringraziare tutte le istituzioni impegnate in queste grandiose operazioni. Ai Palermitani tutti, adesso, il compito di non vanificare gli sforzi degli agenti di polizia e dei magistrati e riconquistare per sempre la propria libertà e la propria dignità.
Oggi, a distanza di 10 anni, Addiopizzo ha la maturità e l’esperienza per poter affermare che mai prima d’ora il cuore economico della città potrebbe essere definitivamente sottratto alla mano di Cosa Nostra, se – e solo se – gli imprenditori e gli esercenti coinvolti dall’operazione di oggi, insieme a tutta la classe imprenditoriale di quel territorio, si rendesse conto di quanta strada è stata percorsa e di quanto sia vicina la liberazione.
Addiopizzo è sempre più forte e presente: centinaia di commercianti palermitani hanno denunciato grazie al nostro supporto e lavorano, oggi, in condizioni sicurezza; migliaia di cittadini si sono i impegnati pubblicamente a sostenere con i propri acquisti chi si oppone al pizzo.
Lo abbiamo affermato diverse volte, ma – mai come oggi – è bene ribadire con forza: adesso o, forse, mai più… Adesso è il momento di distruggere il muro di omertà e di consolidare e diffondere il sistema delle denunce collettive di imprenditori e commercianti. Solo così, con una decisa e sentita azione popolare, riusciremo a sconfiggere il pizzo.
Addiopizzo continuerà ad esserci con la passione civile che ha dimostrato, con l’impegno quotidiano, con il coraggio e il senso di responsabilità verso il futuro. Adesso tocca a voi, imprenditori e commercianti palermitani, tocca al vostro amor proprio, alla vostra voglia di riscatto.
Denunciate e collaborate senza remore. Ci sono migliaia di palermitani onesti pronti ad accogliere, condividere e supportare questo doveroso segnale di civiltà.
> SOSPENSIONE DELLA SOCIETÀ S.I.E.S.S. DALLA RETE “PAGO CHI NON PAGA”