L’apertura al pubblico del Parco Villa Turrisi, chiesta a gran voce da cittadini e associazioni e ufficialmente avviata con delibera comunale del 7 aprile 2015, a poco a poco sta diventando una realtà.
L’iter procede a rilento, dato che è necessario ricucire insieme i vari pezzi in cui è divisa un’area di 25 ettari in una zona altamente urbanizzata. Ma ci sono anche resistenze e ostacoli di altro tipo e che hanno un nome preciso: abuso. Abusive sono infatti alcune costruzioni, recinzioni, cancelli tirati su da privati su terreni che sono di fatto pubblici, in barba a qualsiasi norma o vincolo.
[ezcol_1half]Abusivo era ad esempio il catenaccio, apposto nottetempo da ignoti, per impedire l’accesso al tratto fra Via Leonardo da Vinci e Via Agordat. Un lotto, questo, di pertinenza del Comune di Palermo come gli altri che ricadono sul tracciato della ex ferrovia Palermo-Camporeale, già destinato a essere convertito in Greenway. Un pezzo del nascente parco che la scorsa primavera era stato ripulito dagli operatori della Reset ed aveva ospitato i ragazzi di una scuola palermitana per una visita guidata.
Chi si arroga il diritto di ostacolare la libera fruizione di un bene pubblico sottraendolo alla collettività e rivendicandolo come cosa propria, assume un atteggiamento e mette in pratica condotta tipica della mafia. È un atto che ricorda la prepotenza e la violenza dell’estorsore che, inserendo la colla nei lucchetti dei negozi, nega al commerciante il suo diritto a lavorare liberamente.
Per questo motivo eravamo a fianco dei rappresentanti delle istituzioni comunali e dell’Associazione Parco Villa Turrisi al momento della riapertura del cancello. Il taglio del catenaccio abusivo ha avuto il valore simbolico della riconquista di uno spazio usurpato alla cittadinanza e della riaffermazione di un principio di legalità.
Addiopizzo resterà sempre a fianco di chi si batte per strappare un po’ di verde alla cementificazione e restituirlo ai cittadini, riaffermando la cultura dei Beni comuni contro ogni forma di sopruso e prevaricazione di tipo mafioso.[/ezcol_1half] [ezcol_1half_end][/ezcol_1half_end]