È con fatture per false forniture che avrebbero mascherato l’estorsione un imprenditore. Lo stesso una quindicina di mesi sarebbe stato costretto a versare una barca di quattrini: qualcosa come 75 mila euro e più. Quattrini che sarebbero serviti per il mantenimento dei detenuti in carcere. I suoi taglieggiatori sono stati arrestati dai carabinieri per estorsione aggravata e autoriciclaggio aggravato in concorso.
Il primo, colui che sarebbe stato cervello e braccia al tempo stesso, il cinquantasettenne Giuseppe Dell’Asta era stato arrestato per questa vicenda un mese fa e, adesso, gli è stata notificata la nuova ordinanza a firma del gip David Salvucci. Lui avrebbe costretto l’imprenditore a pagare «o qualcuno si sarebbe arrabbiato», lo avrebbe esplicita mente avvertito.
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