Usura nel palermitano: le vittime denunciano con il supporto di Addiopizzo

da

Poco prima dell’estate del 2024 abbiamo incontrato dei commercianti dell’entroterra palermitano, stretti da tempo dalle maglie soffocanti dell’usura. Così è iniziato un lungo, silenzioso e complesso cammino di ascolto e sostegno che oggi giunge finalmente a un primo, liberatorio epilogo.

Un percorso al fianco degli esercenti che ha portato, in raccordo con i magistrati della procura di Termini Imerese e le donne e gli uomini dell’Arma dei carabinieri, al racconto e alla verbalizzazione dei fatti subiti.

La collaborazione delle vittime accompagnate da Addiopizzo e le indagini di investigatori e inquirenti rappresentano un modus operandi consolidato che dimostra come esistono le condizioni per affrancarsi anche da fenomeni asfissianti come quello dell’usura. 

L’indagine della compagnia dei Carabinieri di Corleone coordinata dalla Procura di Termini Imerese, ha portato alla contestazione di numerosi episodi usurari avvenuti tra il 2022 e il 2024.

Sui fatti riportiamo di seguito la nota stampa dei Carabinieri:

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Corleone hanno arrestato un 37enne, imprenditore incensurato del posto, per il reato di usura in esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminare del Tribunale di Termini Imerese. Il provvedimento scaturisce da una complessa attività investigativa condotta dai militari tra giugno 2024 e luglio 2025, a seguito della segnalazione da parte dell’associazione antiracket “ADDIOPIZZO” e la relativa denuncia sporta dal titolare di un esercizio commerciale di Corleone. Le indagini, condotte attraverso intercettazioni telefoniche, accertamenti bancari e testimonianze, hanno permesso di ricostruire numerose condotte di natura usuraria, che sarebbero state commesse dall’indagato tra il 2022 ed il 2024 nei confronti della vittima. In particolare, l’arrestato, in cambio di prestiti, avrebbe preteso interessi percentuali superiori al 100%, percepiti in contanti, oppure tramite l’incasso di assegni, e ancora, con l’acquisto a prezzo irrisorio di un immobile, nonché attraverso la concessione a titolo gratuito di un esercizio commerciale. Il quadro investigativo iniziale, che ha portato lo scorso aprile all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo di una ingente somma di denaro su conti correnti e, di un appezzamento di terreno nei confronti dell’indagato, è stato rafforzato dall’identificazione di un’altra vittima e dal conseguente approfondimento investigativo, che ha portato all’emissione della misura custodiale, oltre che del decreto di un ulteriore sequestro preventivo ai fini di confisca eseguito nella medesima circostanza. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Termini Imerese e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. È obbligo rilevare che l’indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, pur gravemente, e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.


Rassegna stampa

Blog SiciliaArrestato per usura un imprenditore di Corleone, la vittima sostenuta da Addiopizzo

Live SiciliaCommercianti denunciano l’usuraio: imprenditore arrestato a Corleone

Giornale di SiciliaUsura, violenza e minacce. Ristoratore finisce in carcere

La RepubblicaImprenditore arrestato a Corleone per usura, pretendeva interessi del 100%

 

5x1000 Addiopizzo
Rete imprese PIZZO-FREE
addiopizzo travel

ARTICOLI RECENTI

tutte le news >