Il 19 luglio 1992, in via D’Amelio, l’esplosione di un’autobomba contenente circa 90 chilogrammi di tritolo uccideva Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta – Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Non era un eroe agli occhi di tutti, Paolo Borsellino, almeno non fino alla sua morte che giunse appena 57 giorni dopo l’uccisione di Giovanni Falcone nella strage di Capaci.
Sapeva di essere il prossimo bersaglio di Cosa nostra e che non gli sarebbe mancato molto da vivere. Nonostante ciò, il suo coraggio e la sua fervida determinazione lo spinsero a fare il suo dovere fino alla fine dei suoi giorni.
Nel trentatreesimo anniversario della strage di Via D’Amelio, a Palermo sono previsti momenti di raccoglimento e riflessione per onorare la memoria di Paolo Borsellino e dei suoi agenti. Tra le iniziative programmate si segnalano:
Centro Studi Paolo e Rita Borsellino
Dalle 9 alle 14, il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino promuove “Coloriamo Via D’Amelio – Il 19 luglio per i cittadini di domani”, una mattinata dedicata ai bambini e alle bambine della città, all’insegna della memoria, della pace e della cittadinanza attiva. L’iniziativa si svolge all’aperto, all’Albero della Pace di via D’Amelio, e prevede uno spettacolo di burattini e pupi a cura della compagnia “Burattini a Bologna” e della “Compagnia Marionettistica Popolare Siciliana”, seguito da laboratori educativi realizzati da docenti, tutor e studenti del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Enna Kore. I laboratori sono ispirati al messaggio “Se vuoi la pace, prepara la pace”, con l’obiettivo di trasmettere i valori di fratellanza, amicizia e rispetto attraverso il gioco e la creatività.
L’evento odierno segue l’appuntamento già svoltosi il 17 luglio presso la sede del centro, in una villa confiscata alla mafia in via Bernini. In quell’occasione si è tenuta la 29ª edizione di “Legami di Memoria”, dal titolo “I mandanti senza nome”.
Cerimonia alla Caserma Lungaro
Questa mattina, alle 9.30, si tiene una cerimonia solenne presso la Caserma Lungaro, davanti alla lapide del Reparto Scorte. Alla presenza di autorità civili e militari verrà deposta una corona d’alloro in memoria delle vittime.
Movimento Agende Rosse
Culmine delle iniziative promosse dal Movimento Agende Rosse, la giornata di oggi, 19 luglio, sarà segnata da un gesto di grande valore solidale: alle ore 11, presso la Casa di Paolo, verrà donata un’automobile dalla Fondazione Heal, a sostegno della ricerca contro i tumori cerebrali pediatrici e le patologie complesse. La settimana del Movimento Agende Rosse è iniziata il 16 luglio con la presentazione del libro “Medico in terra di mafia”. Il 17, si è celebrato il decennale della Casa di Paolo e inaugurata la mostra di Gaetano Porcasi, visitabile fino al 20 in via D’Amelio. Il 18, spazio al libro “Stato-mafia” e al dibattito “Strage Borsellino. Tutta la verità” a Villa Trabia, seguito dalla veglia e dalla celebrazione eucaristica in via D’Amelio.
Il minuto di silenzio e le voci della memoria
Alle 15 in via D’Amelio il Movimento delle Agende Rosse dà il via alla manifestazione “L’agenda rossa e il filo di sangue delle stragi”, con testimonianze dei familiari di vittime di mafia, tra cui le famiglie Manca, Agostino, Impastato, Montinaro, Catalano e Traina, oltre a Giovanni Paparcuri, Antonio Vullo e Salvatore Borsellino. Alle 16.58, il momento più toccante: il minuto di silenzio e la lettura della poesia Giudice Paolo di Marilena Monti. La giornata prosegue con il dibattito “Giovani e antimafia: contro silenzi e depistaggi” (ore 18.30), la proiezione “Note di resistenza oltre le macerie” (21.30) e lo spettacolo “Il regno del disordine” a Villa Filippina (ore 21). L’intera manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming su antimafiaduemila.com e 19luglio1992.com.