Libero Futuro, Addiopizzo e Confindustria Palermo esprimono il loro plauso per gli arresti eseguiti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo.
L’operazione è stata possibile grazie anche alla collaborazione dell’imprenditore che, avvalendosi dell’ausilio delle associazioni sopracitate, ha maturato la forza e il coraggio di resistere e denunciare le richieste estorsive subite.
Anche in questo caso la positiva sinergia tra movimento antiracket e Confindustria è risultata decisiva nell’opera di convincimento alla denuncia.
Il trend delle denunce rimane positivo. Si coglie quindi l’occasione odierna per rilanciare l’appello a tutti gli operatori economici della città che vivono stretti dalla morsa dell’estorsioni. Mai come adesso il momento è favorevole per affrancarsi definitivamente da tale fenomeno.
A trentaquattro anni dalla lettera “Al Caro estorsore” di Libero Grassi, Addiopizzo presenta la nuova App del consumo critico antiracket “Pago chi non paga”
Il 10 gennaio 1991 Libero Grassi denunciava sulle pagine del Giornale di Sicilia i suoi aguzzini con la lettera al...