A meno di una settimana da Natale, il Comitato Addiopizzo fa un regalo alla città di Palermo. rn<br><br>rnMigliaia di lettere, infatti, sono state spedite stamattina ad altrettanti sostenitori della campagna "Contro il pizzo cambia i consumi" con un questionario e il terzo elenco degli esercenti, di Palermo e provincia, che non pagano il pizzo.rn<br><br>rnAltre 30 nuove attività commerciali adesso fanno bella mostra di sé sul sito e sull’elenco, reperibile negli stessi negozi, o nei punti di raccolta indicati su <b>www.addiopizzo.org </b>rn<br><br>rnSono 159 gli esercizi che, finora, sono usciti allo scoperto, nella speranza di convincere anche gli altri a fare altrettanto, a ribellarsi agli estorsori per allargare così a macchia d’olio questa nicchia di economia pulita e libera dalla mafia.rn<br><br>rnChiunque volesse fissare un appuntamento con la commissione di garanzia del Comitato Addiopizzo, può chiamare il <b>380.3487929</b> o mandare una e-mail all’indirizzo <a href="mailto:consumocritico@addiopizzo.org"> consumocritico@addiopizzo.org</a>
A trentaquattro anni dalla lettera “Al Caro estorsore” di Libero Grassi, Addiopizzo presenta la nuova App del consumo critico antiracket “Pago chi non paga”
Il 10 gennaio 1991 Libero Grassi denunciava sulle pagine del Giornale di Sicilia i suoi aguzzini con la lettera al...