Il comitato Addiopizzo continua la sua campagna di sensibilizzazione al consumo critico. Questa notte altri adesivi sono comparsi nelle strade del centro cittadino. Due le versioni: "Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità" e "Migliaia di cittadini-consumatori a sostegno di chi denuncia il pizzo". Ottenuto il consenso della cittadinanza, la prima frase è ora rivolta prevalentemente ai commercianti e alle associazioni di categoria; la seconda è un ulteriore stimolo ad aderire alla campagna. Nei sei mesi di audizioni effettuate dai garanti hanno già aderito cinquanta commercianti, riuniti grazie al lavoro del comitato. Dalle associazioni di categoria sono arrivati attestati di stima ma non ancora quell’apporto decisivo che è loro dovere dare. Porre la questione del pizzo e incentivare le denunce, facendo leva su un sostegno mai visto da parte della città, rientra nelle prerogative degli organi di categoria e nella loro funzione di tutela degli interessi dei propri associati.<br>rnPubblicare la lista del consumo critico significa mettere in contatto i consumatori con centinaia di esercenti. Continuiamo a cercare altre adesioni con l’obiettivo di essere pronti entro tre mesi. Agli imprenditori consegneremo una carpetta informativa contenente, tra le altre cose, la lettera che vi alleghiamo. Restano comunque attivi i due numeri a cui i commercianti possono rivolgersi: <b>091 333467</b> – <b>347 5020457</b>.
A trentaquattro anni dalla lettera “Al Caro estorsore” di Libero Grassi, Addiopizzo presenta la nuova App del consumo critico antiracket “Pago chi non paga”
Il 10 gennaio 1991 Libero Grassi denunciava sulle pagine del Giornale di Sicilia i suoi aguzzini con la lettera al...