A meno di un anno dall’operazione antimafia dei carabinieri e dei magistrati della Procura di Palermo, si è svolta stamane l’udienza preliminare del processo “Argo”.
Addiopizzo ha seguito e supporta alcuni commercianti ed imprenditori che hanno avuto la forza e il coraggio di collaborare e denunciare le estorsioni subite tra i comuni di Bagheria ed Altavilla Milicia. Per tale ragione e in virtù quindi di una legittimazione sostanziale data dall’attività di Addiopizzo sul territorio e a fianco di diverse vittime, l’associazione, assieme a diverse persone offese, si è costituita parte civile nel processo “Argo”.
Anche se per molti anni il livello di infiltrazione e condizionamento di Cosa Nostra è risultato grave sul tessuto sociale ed economico del territorio della provincia, le indagini di un anno fa e il processo di oggi registrano dei significativi segnali di rivolta da parte di alcuni operatori economici.
La straordinaria azione repressiva delle forze dell’ordine e dei magistrati, i diversi collaboratori di giustizia e il percorso di affrancamento dal fenomeno estorsivo di alcuni commercianti ed imprenditori, sostenuto dall’associazione antiracket, rilevano come anche su questa difficile area ci possano essere le condizioni per sgretolare il muro di omertà e voltare pagina.
Addiopizzo rimane disponibile a supportare, come fatto in questi anni con altri operatori economici, quanti volessero avviare un percorso di denuncia per liberarsi definitivamente dalle odiose e asfissianti maglie delle estorsioni e delle perverse logiche imposte da Cosa Nostra.
Si è oramai creata una rete di soggetti istituzionali e sociali in grado di offrire competenze, tutele e schermo necessari affinché si possa compiere la scelta della denuncia.
Dopo il rogo al lido e la ricostruzione, l’apertura del processo dove Addiopizzo si costituisce parte civile assieme alla vittima di estorsione
A pochi mesi dagli arresti, oggi, dinanzi al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Palermo, si è aperto...