<p>Ieri nella parrocchia di San Basilio Magno, in corso Calatafimi, non è stato possibile svolgere il terzo incontro del ciclo di seminari "Il vangelo contro la mafia", promosso dalle associazioni Contrariamente, Quarta Parete e Azione cattolica. Ad aspettare di fronte ai cancelli chiusi della parrocchia c’erano anche l’imprenditore della lista di "Consumo critico" antipizzo, Rodolfo Guajana, una persona in rappresentanza del comitato e il delegato di Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria. Ancora oggi non sono chiare le motivazioni che hanno indotto il parroco ad annullare, senza alcun preavviso, l’appuntamento.</p>rn<p>Auspichiamo che la parrocchia e la Curia possano quanto prima ricondurre le motivazioni a meri problemi organizzativi e non a una preoccupante e premeditata censura. Nella lotta al pizzo e alla mafia, infatti, il ruolo della chiesa, e in particolare di tutte le parrocchie del territorio, è decisivo per ravvivare le coscienze dei fedeli e compiere un ulteriore passo in avanti nella liberazione del male che affligge la nostra terra.</p>rn<p>In base a quanto detto, nella speranza che tutto sia risolto positivamente in tempi brevi, smentiamo la nostra partecipazione a ogni protesta organizzata sul tema.</p>
La Fattoria Sant’Onofrio entra nella rete di Addiopizzo. Un luogo per l’inclusione sociale dove si coltiva speranza
Nella suggestiva campagna di Trabia, in provincia di Palermo, su una superficie di 10 ettari, tra 300 ulivi secolari,...