21 luglio 1979: la mafia uccide Boris Giuliano

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21 Luglio 2025

Il 21 luglio 1979, esattamente 46 anni fa, la mafia assassinava Giorgio Boris Giuliano, allora Capo della Squadra mobile di Palermo. Entrato in quell’ufficio nel 1963, già due anni dopo si era distinto per un’operazione che portò all’arresto di 17 esponenti di spicco di Cosa nostra, sia siciliani che italo-americani.

Nonostante gli imputati venissero poi assolti per insufficienza di prove, quell’azione segnò un punto di svolta nella carriera di Giuliano, facendogli guadagnare stima presso gli investigatori statunitensi e consentendogli di perfezionarsi alla FBI National Academy.

Si occupò inoltre della sparizione di Mauro De Mauro, portò a termine uno dei blitz antimafia più vasti, che condusse all’arresto di 114 boss, avviò l’operazione “Pizza Connection” sugli scambi di droga con gli USA.  Venne ucciso da Leoluca Bagarella con 7 colpi di pistola, mentre consumava la colazione presso il bar Lux di via Francesco Paolo Di Blasi a Palermo.

Per il suo omicidio, nel corso del Maxiprocesso vennero condannati all’ergastolo Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Francesco Madonia, Michele Greco, Bernardo Brusca, Antonino Geraci e Giuseppe Calò.

Le competenze di Giuliano sono state un riferimento fondamentale per chi, dopo di lui, ha combattuto la mafia in Italia e negli Stati Uniti.

La sua profonda preparazione  è esempio per le nuove generazioni, impegnate oggi a cambiare il volto della Sicilia.

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