Nella giornata di ieri, in data 18 giugno, siamo stati ammessi dal giudice dal giudice per l’udienza preliminare parte civile nei confronti di trentuno commercianti che operano a Palermo, nell’area di Brancaccio, e per i quali la procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per favoreggiamento.
A seguire nota dello scorso 22 marzo 2022
Agli operatori economici viene contestato di aver negato di aver ricevuto richieste estorsive o di avere pagato somme a titolo di pizzo e per questa ragione di avere aiutato i sodali del mandamento mafioso di Brancaccio ad eludere le indagini nei loro confronti.
“L’Associazione ha deciso di essere presente nel processo, come peraltro aveva già fatto in passato in procedimenti analoghi, dice Raffaele Genova presidente di Addiopizzo, perché ritiene che le condotte di chi non ha collaborato isolano e mettono a rischio quelle vittime che invece continuano a trovare la forza e il coraggio di denunciare a Brancaccio e in altre aree della città.”
“Al di là del processo vogliamo ribadire ancora una volta la necessità di aggiornare l’analisi e la narrazione sul fenomeno delle estorsioni dato che – continua Genova – oggi a differenza del passato non è per paura che la maggior parte paga, ma per convenienza e connivenza.”
Ci sono ancora molti che pagano le estorsioni e non denunciano perché più che subire ricercano la “messa a posto” in un contesto in cui il pizzo costituisce la contropartita che il commerciante corrisponde nell’ambito di relazione che condivide con Cosa nostra.
“Per questo da tempo insistiamo – conclude il presidente dell’Associazione – sulla necessità non solo di cambiare analisi e narrazione sul fenomeno estorsivo, ma anche di introdurre nel nostro ordinamento misure amministrative e non penali, come la sospensione a tempo delle licenze o l’inibizione all’accesso di misure di sostegno al commercio, che rendano sconveniente proprio questo genere di relazioni di connivenza e convenienza.”
“Rammarica costatare che in questa udienza le associazioni di categoria e il comune di Palermo – conclude il presidente – non si siano costituiti parte civile a tutela di chi in questi anni si è opposto a Cosa nostra”.
Rassegna stampa
Corriere della Sera – Il presidente di Addiopizzo Raffaele Genova «Chi non ha collaborato isola quelle vittime che invece denunciano»
La Repubblica – “Racket? Mai visto” Esercenti imputati Il mondo antipizzo sarà parte civile
la Repubblica – Intervista a Daniele Marannano “Non si paga per paura ma per convenienza”
Giornale di Sicilia – Il Comune di Palermo assente al processo contro i favoreggiatori del racket, Addiopizzo: ci lasciano soli
Palermo Today – “Hanno negato il pizzo e protetto gli estorsori”, il Comune assente nel processo contro 31 imprenditori
LiveSicilia – Palermo, mafia: 31 commercianti imputati. Comune assente, è polemica
La Repubblica – Processo ai commercianti che negano il pizzo, il Comune di Palermo non sarà parte civile: ci ha pensato tardi
LiveSicilia – Pizzo a Brancaccio, Comune ed enti fuori dal processo ai commercianti
Giornale di Sicilia – I commercianti che negarono il pizzo, no alle parti civili