<p>Addiopizzo apprezza la nuova operazione antimafia della polizia a Palermo, denominata "Addiopizzo 4" ed effettuata dalla sezione Criminalità organizzata della Squadra Mobile. Ancora una volta è stato colpito il racket delle estorsioni che faceva capo al "mandamento" dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, con dieci arresti. Gli arrestati devono rispondere a vario titolo di associazione mafiosa ed estorsioni e sono ritenuti affiliati alle "famiglie" di San Lorenzo, Tommaso Natale, Partanna Mondello e Cinisi.</p>rn<div>Continua tra i successi l’azione repressiva di tutta questa recente stagione, che ha l’effetto fondamentale di togliere ossigeno alle attività estorsive. Insieme, mentre il clima torna a essere teso, continueranno le manifestazioni di solidarietà verso gli imprenditori del movimento antiracket, il consumo critico come gesto più ampio e condiviso di vicinanza a chi finalmente vede la denuncia come imporante e decisiva svolta, per intraprendere quel percorso di liberazione dell’economia dalle mafie.</div>rn<div> </div>rn<div>Un appello morale lanciato dallo stesso questore Giuseppe Caruso nei suoi ultimi giorni a Palermo, un invito alla collaborazione di imprenditori e cittadini contro il pizzo che oggi può essere raccolto.</div>rn<div> </div>rn<div>Ancora da Addiopizzo l’esortazione: "Se non ora, quando?"</div>
A trentaquattro anni dalla lettera “Al Caro estorsore” di Libero Grassi, Addiopizzo presenta la nuova App del consumo critico antiracket “Pago chi non paga”
Il 10 gennaio 1991 Libero Grassi denunciava sulle pagine del Giornale di Sicilia i suoi aguzzini con la lettera al...