Si è concluso in Cassazione il processo Addiopizzo 5. Condannati la maggior parte degli imputati.
Il processo è scaturito dall’ultima delle operazioni che hanno preso il nome dell’Associazione e che dal 2008 al 2012, hanno registrato la collaborazione di decine di commercianti e imprenditori, accompagnati a denunciare da Addiopizzo alla squadta mobile di Palermo.
A distanza di anni e dopo un percorso collettivo che ha visto coinvolti vittime e associazione nelle aule dei tribunali e nei mandamenti mafiosi di Resuttana e San Lorenzo, gli stessi commercianti ed imprenditori continuano a lavorare sul territorio in condizioni di sicurezza e normalità. A conferma di come la strada della denuncia sia l’unica percorribile per l’affrancamento dal fenomeno delle estorsioni e per la tutela delle imprese sane.
Ancora oggi questi stessi operatori economici, a processi conclusi, rimangono un punto di riferimento delle attività e delle iniziative di Addiopizzo che con loro continua nell’opera di convincimento di altre vittime.
Lo abbiamo affermato diverse volte, ma è bene ribadirlo con forza, anche perché sono ancora molti coloro che continuano a pagare le estorsioni e non denunciano: adesso è il momento di distruggere il muro di omertà.
Solo così, con una decisa e sentita azione popolare, con la strategia delle denunce collettive, riusciremo a sconfiggere il fenomeno delle estorsioni. Noi continueremo a esserci, per strada, con la passione civile che abbiamo dimostrato, con l’impegno quotidiano, con il coraggio e il senso di responsabilità verso il futuro.
Rassegna stampa:
Operazione Addiopizzo 5: 63 ordini di custodia cautelare – Ansa