PALERMO – È stato un delitto di mafia. L’aggravante mafiosa viene contestata, infatti, in tutti i reati culminati nell’omicidio di Giancarlo Romano e del ferimento di Alessio Caruso. Il procuratore Maurizio de Lucia e i sostituti Enrico Bologna e Francesca Mazzocco hanno disposto il fermo di tre indagati: Camillo e Antonio Mira, padre e figlio, e lo stesso Caruso. Si sono affrontati quelli che gli uomini della squadra mobile definiscono “due gruppi criminali”.
Commerciante chiede aiuto ad Addiopizzo: 4 arresti a Ciminna
Servizio TGS