Fonte: Giornale di Sicilia
Il presunto capo cosca leggeva i pizzini degli affiliati e li ingoiava. I magistrati: “Garantivano l’assistenza ai familiari dei detenuti”.
Fonte: Giornale di Sicilia
Il presunto capo cosca leggeva i pizzini degli affiliati e li ingoiava. I magistrati: “Garantivano l’assistenza ai familiari dei detenuti”.
Escluse per tardività della richiesta. Si può riassumere così la motivazione del giudice Stefania...
PALERMO – C’è voluto tempo, ma gli investigatori sono certi di avere identificato i destinatari...
PALERMO – La Procura aveva chiesto condanne pesanti. C’è un solo assolto al processo che vedeva...
Alla prima udienza, il 21 marzo, tre associazioni antiracket si sono costituite parte civile:...