Fonte: la Repubblica Palermo
Conosceva il male dalle origini. Ne intuì il rimedio. Non si limitò a mettere a punto una ricetta, ma elaborò un piano di cura. Nella storia politica di Pio La Torre, dalle lotte contadine al 416 bis, dal sequestro dei beni dei boss al no ai missili a Comiso, c’è l’intero percorso di un’antimafia mai vissuta come un abito — tanto settario quanto inconcludente — da esibire per scalare posizioni nella nomenclatura di partito come nella società, ma cucito addosso come l’unica ragione dell’essere comunisti.