Imprenditore si rivolge ad Addiopizzo. In cella il boss della Pizza connection

da

12 Novembre 2024

LA REPUBBLICA PALERMO

Si è ribellato ai suoi estorsori quando ha capito che volevano tutto, che dopo essere stato costretto ad entrare in società con loro non lo avrebbero mai lasciato andare. Per questo aveva deciso di vendere l’attività, ma anche in quel caso la mafia pretendeva parte dei soldi della cessione dell’azienda. Altrimenti gli avrebbe fatto saltare in aria la casa. Solo in quel momento un imprenditore della zona di Ciminna, in provincia di Palermo, ha chiesto aiuto all’associazione antiracket Addiopizzo, che lo ha supportato nella denuncia ai carabinieri di Bagheria.

Articoli recenti

La storia Francesco e Daniele che hanno dato vita a Dolce Rosso Pizza e hanno detto di no alle estorsioni e ai soprusi

Tanti siciliani talentuosi partono al nord o all’estero per formarsi e costruire il proprio...

Un pomeriggio al cinema con i bambini e le bambine della Kalsa

Molti di loro non erano mai stati al cinema, e la proiezione del film L’Abbaglio è stata...

Emanuele Notarbartolo, prima vittima “eccellente” di mafia

Il 1° febbraio 1893, in una carrozza ferroviaria lungo la tratta Termini Imerese - Palermo,...

La famiglia Spartà: una storia di coraggio contro il metodo mafioso

Il 22 gennaio 1993, all’interno di un ovile nelle campagne di Randazzo, un comune alle pendici...

Illuminare con coscienza: Smart Lite si unisce alla rete del consumo critico

Se state pensando di ristrutturare il vostro appartamento o di rinnovare il vostro negozio, c’è un...
ULTIME DAI GIORNALI
5x1000 Addiopizzo
Rete imprese PIZZO-FREE
Addiopizzo TRAVEL
Addiopizzo STORE