C’era il titolare di una ditta di autodemolizioni che chiedeva scusa perché non aveva riconosciuto gli esattori del pizzo e non si era messo subito a disposizione. Ma, in corso dei Mille, c’era anche una farmacia dove era meglio non andare perché erano «tutti carabinieri» e «Addiopizzo», visto che avevano installato alcune telecamere per «fare la trappola» agli estorsori. È lo spaccato desolante emerso nel corso delle indagini condotte dalla squadra mobile, guidata da Marco Basile, che hanno portato al blitz nei quartieri di Brancaccio e dello Sperone. Anche se c’era qualche eccezione, la quota dovevano pagarla tutti: dall’impresa di costruzioni all’albergo, dai bar ai negozi di abbigliamento, perfino il panificio, il barbiere e chi si metteva in proprio aprendo una bancarella, doveva mettersi in regola.
Intervista al prefetto: «Un lungo colloquio con i rappresentanti dell’associazione per affrontare le questioni che hanno sollevato» Mariani: «Addiopizzo ha visto giusto»
Da commercianti che chiedono una maggiore tutela alla denuncia di Addiopizzo che ha segnalato...