All’alba del 29 giugno del 2004 Palermo, per la prima volta nella sua storia, si risvegliò tappezzata da centinaia di adesivi listati a lutto con il messaggio: “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Sono passati vent’anni da quella data che segnò – impossibile negarlo – una svolta nella lotta al pizzo e alle estorsioni lanciata da Addiopizzo, tale da portare gli stessi mafiosi a temere di essere denunciati dai commercianti che avevano subito per decenni, salvo rarissime eccezioni, in silenzio.
Le minacce in cantiere. Operai contro il pizzo: “Denunciamo per i nostri figli”
PALERMO – “Paura? Certo che ho paura, ma la voglia di dare un segnale alla nuove generazioni è più...