Fonte: la Repubblica – Palermo
Anche il pizzo va in trasferta. E se l’imprenditore di Bagheria lavora a Palermo, la tassa mafiosa deve pagarla ai referenti di Cosa nostra della sua città, che poi provvederanno a girarla a chi spetta. Le vecchie regole raccontate dal pentito Tommaso Buscetta al giudice Giovanni Falcone sono ancora in vigore.