Cara Pina,
una telefonata e una corsa. Increduli, ti abbiamo raggiunto. Nel giro di poche ore ci siamo contati, ci siamo chiamati a raccolta e abbiamo ricordato come con te tutto era nato ed era cresciuto.
Ti sei resa familiare subito e ci hai dato una forma che era sostanza. Dicevi “potrebbero essere i miei nipoti” e hai segnato per noi una strada che ancora oggi proviamo a percorrere seguendo i passi tuoi e di Libero.
Passi lievi, garbati e al tempo stesso determinati e forti. Non sempre siamo stati all’altezza della tua sagacia, della tua intelligenza e ironia, della tua generosità e della tua grande capacità di amare, ma siamo stati onorati di camminare insieme, accompagnati dal tuo esempio d’amore, sapiente e generoso, che trasformava ciò che fa star male, che provoca dolore e rabbia in capacità di essere qualcosa di diverso dalla violenza in cui siamo cresciuti.
Grazie, nonna.