La nuova storia della rubrica creata sul nostro sito dove raccontiamo periodicamente il percorso di chi, con il supporto di Addiopizzo, è riuscito a liberarsi dal fenomeno delle estorsioni, è quella di Angelo e Gaetano, giovani titolari del Caffè Verdone.
Quando nel dicembre del 2018 incontrammo i ragazzi del pub-pizzeria Bagheria erano intimiditi e con l’amarezza di essere sull’orlo di una crisi che rischiava di portarli alla chiusura di un’attività economica nella quale avevano investito sogni e sacrifici. E cosa c’è di più insopportabile di dover buttare al macero quello che hai costruito con sudore e passione mentre ti ritrovi costretto a lavorare in un clima di aggressione, risse ed estorsioni finalizzate ad imporre la vigilanza privata al proprio locale.
I ragazzi del Caffè Verdone sono stati tra i pochi che, pur rifuggendo da ribalte, oltre a denunciare, accompagnati e con il supporto di Addiopizzo, hanno pure confermato in aula quanto hanno subito. L’indagine dell’Arma dei Carabinieri, coordinata dalla Procura di Palermo, e la conclusione del processo hanno consentito di accertare l’esistenza di un gruppo di persone dedite a imporre la vigilanza privata presso molti locali tra Palermo e Bagheria.
È un percorso che si conclude con una sentenza significativa e con il riscatto di due giovani imprenditori che sono tornati ad operare con successo e in condizioni di normalità.
Rassegna stampa
Processo Octopus: dalla denuncia del Caffè Verdone di Bagheria alle condanne degli estorsori
Giornale di Sicilia 9/05/2023
Palermo, il business dei buttafuori nelle mani della mafia: undici arresti
la Repubblica.it, 17/09/2019
“I buttafuori della mafia” Imposti nei locali: 11 arresti
Livesicilia.it, 17/09/2019
Palermo, le minacce per imporre i buttafuori: “il Signore deve guardare i tuoi figli…”
Giornale di Sicilia 17/09/2019