Da quando sono apparsi, nel 2004, i nostri primi adesivi con il nostro messaggio “un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”, ci siamo sempre impegnati in un processo che non si è mai arrestato: stimolare dialogo e riflessione sui temi che ci stanno a cuore coinvolgendo con particolare attenzione le nuove generazioni.
A cadenza settimanale, ospitiamo nella nostra sede a Palermo, in via Lincoln, bene confiscato alla mafia, scolaresche provenienti dalle scuole nostro territorio ma anche da tutta Italia per ripercorrere insieme le principali tappe della nostra storia e condividere riflessioni sul fenomeno estorsivo, la sua evoluzione e le strategie per prevenirlo e contrastarlo.
Ascoltare domande e curiosità, riflettere insieme alle scuole, è un punto di partenza, un modo per affrontare insieme tematiche mai abbastanza esplorate e soprattutto per creare senso di comunità perché “un intero popolo che non paga il pizzo è un popolo libero”.
“Incontrare i ragazzi, le scuole, le nuove generazioni nate anni dopo le stragi ed il riscatto sociale contro la mafia che ne è sorto, significa per me trasmettere loro le emozioni di chi quegli anni li ha vissuti, sperando di fare capire a questi ragazzi che Falcone, Borsellino, Libero Grassi e tutti coloro che hanno dato la vita per combattere cosa nostra, non sono solo nomi sui libri“, racconta Linda Vetrano, attivista dell’associazione.
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