Nel ventiduesimo anniversario dell’uccisione di Libero Grassi il Comitato di Messina ha presentato la lista dei primi 872 cittadini che, firmando il Manifesto del Consumo critico, hanno lanciato un appello all’intera città affinché si mobiliti contro il pizzo e la mafia.
«Tante persone comuni, tanti i giovani “i più adatti a sentire il fresco profumo di libertà” (cit. Borsellino) di una lunga lista fatta da 872 cittadini che con la propria firma scelgono pubblicamente di impegnarsi nella lotta alla mafia, a partire dai propri acquisti quotidiani.
Tante le persone note, il Sindaco di Messina Renato Accorinti, il segretario della CISL Tonino Genovese, il presidente di Confindustria Ivo Blandina, operatori del sociale come Annamaria Garufi e Carmen Currò, il Dirigente scolastico dell’I.C. di Villa Lina Giovanna De Francesco, ma anche il Questore Carmelo Gugliotta, l’assessore Daniele Ialacqua e l’ex assessore Gianfranco Scoglio. Tante persone comuni, di tutte le età ed estrazioni sociali, tutti accomunati dal desiderio di rendere più giusta la nostra società.
Un nuovo modo di concepire l’antimafia, non autoreferenziale fatto da eroi professionisti in doppio petto, ma gente comune, cittadini consapevoli, che chiedono che le istituzioni e gli organi di polizia rinnovino l’azione a tutela della sicurezza pubblica e della libera attività di impresa, ma soprattutto si impegnano ad essere protagonisti scegliendo prodotti e servizi forniti da imprenditori, esercenti e professionisti che non paghino il pizzo o che, essendo stati vittime di richieste estorsive, ne abbiano fatto denuncia.
Una lista, quella presentata da Addiopizzo Messina nell’anniversario dell’uccisione di Libero Grassi, che nonostante le tante differenze e diversità accomuna tutti e rende tutti uguali, protagonisti in prima persona della lotta alla mafia, non importa essere Sindaco o Questore, ogni cittadino ha il potere di scelte consapevoli, eticamente orientate, che non necessitano di condanne di Cassazione per diventare esecutive.
Solo con il sostegno dei consumatori, i commercianti potranno avere il coraggio di uscire dalla schiavitù in cui si trovano e finalmente comprendere che denunciare gli estortori non è solo giusto, ma anche conveniente.
A Messina il progetto di rendere la lotta alla mafia una semplice azione quotidiana fatta attraverso gli acquisti e partecipata da un intero popolo è ancora agli inizi. Nelle prossime settimane saranno resi noti i nomi dei componenti della Commissione di Garanzia, istituita per esaminare e vagliare le richieste di adesione dei commercianti alla lista “pizzo free”. La Commissione sarà costituita da alte personalità che si sono distinte per il proprio impegno diretto nella lotta alla mafia, ma anche nello studiarla e raccontarla; ne faranno parte anche i vertici delle associazioni antiracket aderenti alla FAI.»