È stata confermata in appello, con lievi riduzioni di pena, la sentenza di primo grado del processo denominato “Bivio“, che aveva interessato il mandamento mafioso di San Lorenzo di Palermo.
Nel processo, celebrato con il rito abbreviato, erano costituiti come parte civile sei imprenditori, tra cui i titolari di un’impresa edile assistiti dalla nostra associazione, che si erano opposti e avevano denunciato i tentativi di imposizione di lavori e forniture nell’ambito di un cantiere edile a Partanna Mondello.
L’area di San Lorenzo-Tommaso Natale resta uno dei territori dove, negli anni, a fronte di decine di operazioni di polizia e centinaia di arresti operati da magistrati e forze dell’ordine, il fenomeno estorsivo ha continuato a rigenerarsi, assumendo forme e dimensioni capaci di adattarsi al mutamento dei tempi e del tessuto economico.
Nel corso degli anni, nello stesso mandamento, abbiamo supportato decine di imprenditori e commercianti che si sono liberati dai condizionamenti mafiosi e che oggi continuano a lavorare lì dove hanno sempre vissuto.
Per queste ragioni vogliamo cogliere l’occasione della notizia sulla sentenza di oggi per rivolgerci a chi, tra San Lorenzo e Tommaso Natale, continua a pagare le estorsioni, affinché maturi la consapevolezza che non è più tempo di piegarsi al pizzo e che la denuncia rappresenta l’unica strada per scrollarsi di dosso il fardello imposto da Cosa nostra. Oggi è possibile farlo.
Rassegna stampa
LiveSicilia – Palermo, mafia e lotte di potere: boss e gregari condannati
Giornale di Sicilia – Mafia ed estorsioni a Palermo, operazione Bivio: confermati 14 arresti, 2 tornano in libertà
TGR Sicilia – Operazione antimafia dei Carabinieri: estorsioni e scommesse
la Repubblica Palermo – Mafia, imprenditori taglieggiati e boss in guerra per la leadership: otto arresti a Palermo