La forza di Addiopizzo e della sua strategia di lotta alle estorsioni risiede nella sua rete: è per questo che ogni singolo ingresso è per noi segno di un pezzo di territorio e di economica sottratti al condizionamento di Cosa nostra.
Significativo il fatto che molte delle ultime attività economiche che sono entrate a far parte del circuito di consumo critico antiracket “Pago chi non paga” abbiano fatto questa scelta in chiave preventiva, contestualmente alla loro inaugurazione e senza che ci sia stata alcuna richiesta estorsiva: una scelta di deterrenza tesa proprio a scacciare chi voglia approcciarsi per imporre il pizzo. Del resto è quanto è emerso nel corso di questi quasi venti anni dalle indagini di magistrati e forze dell’ordine e dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia di cui ne citiamo solo uno per ragioni di sintesi:
“Se un commerciante aderisce ad Addiopizzo non ci andiamo, non gli chiediamo niente. Sono più le camurrie, le seccature che i soldi che si incassano, e dunque il gioco non vale la candela. Dopo tutti questi arresti temiamo di finire in carcere. Se ci sono le denunce, poi si fanno le indagini, mettono le microscopie e dunque è meglio evitare. Colpire i ribelli, tutti i ribelli, non è possibile, crea allarme sociale, la reazione dello stato si fa gioco forza più dura.”
Giuseppe Di Maio – Collaboratore di giustizia.
All’inizio dell’estate abbiamo accolto “Kalós Parentesi letteraria”, il nuovo caffè letterario della casa editrice “Kalós”, la cui mission è quella di raccontare la bellezza della Sicilia, di porre “l’accento sul bello”: nulla di più coerente con lo spirito di Addiopizzo, che si batte per diffondere la bellezza della libertà dal compromesso mafioso delle nostre imprese.
Un altro ingresso per noi particolarmente significativo è stato quello della pizzeria “Divino in Gusto”. L’attività insiste in piazza Magione, luogo a noi tanto caro, per via delle attività di inclusione sociale che ospita da oramai diversi anni; per questo ci piace pensare che anche una pizzeria possa essere un presidio, in una Palermo che di presidi “laici” ha bisogno ogni giorno ed in tutto il suo territorio.
Già con noi da diverso tempo, ha aperto una nuova sede a Monreale la pizzeria “Archestrato di Gela”, selezionata tra le migliori 100 d’Italia. Il nuovo spazio è ricavato all’interno di un’ex cabina elettrica: una nuova opportunità economica che è anche sinonimo di rigenerazione urbana. New entry è anche il negozio “Guara Concept Store”, fornitissimo di accessori, candele, quadri, profumi e borse originalissimi e rigorosamente made in Italy. La titolare, Gabriella, dopo anni di esperienza lavorativa a Londra, ha deciso di tornare nella sua amata città e di associarsi fin da subito alla rete condividendone spirito e valori.
Vi è poi “Mica Panelle”, portatore di uno street food palermitano al tempo stesso tradizionale ed innovativo, con le sue panelle multigusto. Perché anche ciò che è già bello e perfetto da tradizione può essere cambiato ed innovato, a partire da radici “gustose”.
Un altro ingresso è quello di “High Hops”. In questa birreria situata nel pieno centro di Palermo è duplice la ragione per fare consumo critico: non solo quello “pizzo free”, ma anche quello di allevamenti siciliani non intensivi, nel rispetto delle attività del nostro territorio.
Mentre il 22 settembre, nel solstizio d’autunno, ha aperto le sue porte al pubblico “Terra”, un particolarissimo cocktail bar che fin da subito ha scelto di entrare a far parte della rete di imprese di Addiopizzo. L’attività ha sede in piazza Magione, luogo nevralgico anche per il nostro movimento. Fin dal suo concepimento, la mission di “Terra” ha voluto essere quella di portare la natura in un luogo significativo come piazza Magione.
All’interno della rete di consumo critico, si intensifica poi la presenza di Cappadonia, celebre per i suoi gelati di alta qualità e artigianalità. Recentemente aperto al Marina Yachting di Palermo, il nuovo punto vendita si unisce a quelli situati in piazzetta Bagnasco e via Vittorio Emanuele già presenti da dieci anni nel nostro circuito di operatori economici “pizzo-free”.
Infine, a conclusione del 2023, diamo il benvenuto alla birreria artigianale Noroc, in via Umberto Giordano, 61b. Il locale, nato a marzo 2018, dal progetto di Marco Pergola e di sua moglie Ramona Catarama, è la realizzazione di sogno. Per Marco quella di aderire ad Addiopizzo è stata una scelta obbligata per chi vuole fare imprenditoria a Palermo: «È un segno di riconoscenza per chi, come Falcone e Borsellino, ha dato la vita perché tutti noi potessimo essere liberi, oggi, anche di fare imprenditoria senza doverci preoccupare di dover rendere conto a soggetti criminali».