«… e se giocare fosse una cosa seria?» affermava Carlo Basso già nel 1972 quando apriva il primo negozio di Città del Sole a Milano – parole che fungono da bussola alla nuova sede di Palermo, in via Sciuti 66.
Varcare la soglia di Città del Sole non significa entrare in un banale reparto di giochi, ma in uno spazio accuratamente progettato per la crescita del bambino: aree per la prima infanzia e per l’età scolare, scaffali dedicati ai giochi da tavolo e una selezione di libri pensati per nutrire curiosità e immaginazione. Qui il gioco non è consumo immediato, ma linguaggio, pratica educativa e piccolo laboratorio di vita.
A guidare questa avventura sono Manfredi e Martina Teresi – lui artista, lei psicologa – che imprimono al luogo cura pedagogica e un’estetica fatta di sorprendente concretezza: non c’è retorica commerciale, ma attenzione rivolta alla qualità del tempo e delle domande che i giochi possono sollevare.
Con l’adesione alla rete di consumo critico di Addiopizzo il progetto dei fratelli Teresi si traduce anche in un impegno concreto a difendere la libertà d’impresa e a promuovere la legalità. In questo senso, si pensa alle generazioni future e ai valori da trasmettere: fare scelte consapevoli rappresenta il primo atto di cura verso la collettività.
Dovremmo ricordarci di non smettere mai di giocare perché il gioco è il modo migliore con cui impariamo a stare insieme e a immaginare il futuro.
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