“Anche alla Noce si può fare”: due settimane di presenza, ascolto e partecipazione nel quartiere

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Nei mesi scorsi nel rione Noce alcuni operatori economici hanno trovato la forza e il coraggio di opporsi al racket delle estorsioni grazie al lavoro di magistrati e forze dell’ordine e al supporto di Addiopizzo. Ma se nell’arco di pochi mesi sono maturate diverse collaborazioni, è verosimile che in questo stesso periodo altri commercianti che lavorano nel quartiere siano stati colpiti.

Dal 9 al 21 dicembre, Addiopizzo ha promosso una serie di iniziative di informazione e sensibilizzazione con la campagna Anche alla Noce si può fare: denuncia collettiva”. Le attività hanno attraversato le strade, le scuole e le comunità parrocchiali del quartiere, con l’obiettivo di incontrare le persone nei luoghi della quotidianità, creare occasioni di dialogo e rafforzare la consapevolezza che denunciare i fenomeni estorsivi è possibile, soprattutto se lo si fa insieme.


Volantinaggio per strada:

incontrare il quartiere, porta a porta

Uno dei momenti centrali delle iniziative è stato il volantinaggio nelle strade del quartiere Noce, durante il quale volontarie e volontari di Addiopizzo hanno incontrato residenti, commercianti e lavoratori della zona. La distribuzione dei materiali informativi è stata soprattutto un’occasione di ascolto e confronto diretto, per spiegare cos’è la denuncia collettiva, quali strumenti di supporto offre Addiopizzo e come rompere l’isolamento che spesso accompagna le richieste estorsive. In strada si è parlato apertamente di possibilità concrete di reagire, ribadendo che nessuno deve affrontare questo percorso da solo.

Volantinaggio alla Noce con i volontari di Addiopizzo:

 

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Incontri nelle scuole:

parlare di pizzo, legalità e responsabilità collettiva

Un ruolo fondamentale è stato svolto dagli incontri nelle scuole del quartiere, che hanno coinvolto studenti e studentesse in momenti di dialogo e riflessione sul tema della legalità e del contrasto alle mafie. Attraverso il racconto dell’esperienza di Addiopizzo, la presenza di ospiti e testimoni del mondo antimafia e il confronto con i ragazzi e le ragazze, si è lavorato sulla consapevolezza del fenomeno del racket, sull’importanza delle scelte quotidiane e sul valore della responsabilità collettiva. Parlare di questi temi a scuola significa costruire anticorpi culturali, offrendo alle nuove generazioni strumenti per riconoscere e rifiutare la normalizzazione dell’illegalità.

Istituto comprensivo Manzoni-Impastato con Noemi Di Franco (Addiopizzo) e Davide Grassi, figlio di Libero Grassi:

 

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Istituto comprensivo De Amicis-Da Vinci con Francesca Vannini (Addiopizzo), Dario Riccobono (Addiopizzo) e Nicoletta Scimeca (vittima di estorsione):

 

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Istituto di istruzione superiore statale “Pio La Torre”. Incontro presso la sede centrale con Daniele Marannano (Addiopizzo) e Giovanni Antoci, magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Incontro presso la sede succursale con Edoarzo Zaffuto (Addiopizzo) e Roberto Cottone (vittima di estorsione):

 

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Centro Diaconale “La Noce” – Istituto Valdese con Chiara Utro (Addiopizzo) e Alfredo Chiodi, nipote di Libero Grassi:

 

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Incontri nelle parrocchie:

costruire fiducia e comunità

Le iniziative hanno coinvolto anche le parrocchie del quartiere, luoghi di riferimento fondamentali per la vita comunitaria della Noce. I momenti parrocchiali hanno rappresentato spazi di confronto aperto e partecipato, in cui discutere del fenomeno delle estorsioni e del ruolo della comunità nel sostenere chi decide di denunciare. In questi contesti, Addiopizzo ha ribadito l’importanza di fare rete, di riconoscere il valore della solidarietà e di costruire un clima di fiducia che renda possibile rompere il silenzio e la rassegnazione. La collaborazione con le realtà ecclesiali del territorio ha rafforzato il messaggio che la lotta al fenomeno delle estorsioni mafiose riguarda tutta la comunità, nessuno escluso.

Incontri presso la Parrocchia Sacro Cuore con Chloé Tucciarelli (Addiopizzo), presso la Parrocchia Santa Chiara con Laura Di Fede (Addiopizzo) e presso la Parrocchia Santo Spirito con Francesca Vannini (Addiopizzo):

 

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Un messaggio che resta:

anche alla Noce si può fare

Le giornate dal 9 al 21 dicembre hanno testimoniato quanto sia importante una presenza costante nei quartieri, capace di unire informazione, ascolto e relazione. Attraverso il lavoro nelle strade, nelle scuole e nelle parrocchie, Addiopizzo continua a costruire un percorso di emancipazione dal racket fondato sulla partecipazione e sul sostegno reciproco.

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