A meno di un anno dagli arresti eseguiti dalla Squadra Mobile di Palermo su ordine dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia, piovono pesanti condanne nei confronti di Antonino Profeta (8 anni e 2 mesi mesi), Giuseppe Galati (10 anni e 8 mesi), Francesco Pedalino (6 anni e 8 mesi), Giuseppe Lucera e Domenico Abbonato (2 anni ciascuno) e Antonino Palumbo (2 anni e 4 mesi), esponenti mafiosi storici del mandamento mafioso di Santa Maria di Gesù. Un territorio strategico perché interessa uno dei mandamenti storici di Cosa nostra, dove ancora adesso il controllo dell’organizzazione mafiosa è forte e le sacche di reticenza nel tessuto sociale ed economico sono molto profonde.
Anche per queste ragioni sono state necessarie le indagini degli investigatori per raccogliere in un secondo momento la collaborazione degli operatori economici. Collaborazioni che pure se avvenute a margine delle indagini, hanno comunque un valore molto importante proprio per il contesto assai difficile – di recente teatro di omicidi – dove queste sono maturate.
Nell’ambito del processo ci siamo costituiti parte civile insieme al titolare di un’impresa che opera a Palermo e che era stato oggetto di estorsione per cui è stato risarcito dal giudice.
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