Dopo un lungo incontro conclusosi nella serata di oggi con i titolari della discoteca Goa, l’Associazione Comitato Addiopizzo, in attesa che si faccia luce sulle circostanze per le quali sarebbero coinvolti buttafuori irregolari e minorenni per assicurare vigilanza e protezione presso lo stesso locale, ha deciso di sospendere dalle rete di consumo critico antiracket le attività economiche “Velaria Sas” e “Luna Piena Sas”.
Dinanzi a tali tragici fatti e al contesto nel quale si sarebbero generati non si può infatti rimanere indifferenti. Così come ciò che è accaduto impone una riflessione sul mondo della movida palermitana e su ciò che vi gravita intorno.
L’Associazione anche se non è un organo di polizia e non ha perciò poteri di indagine che gli consentano di rilasciare certificazioni di legalità, continuerà a vagliare con attenzione e scrupolo le posizioni di quanti sono interessati a entrare a far parte della rete di Addiopizzo e si riserverà, come del resto è accaduto sinora, di assumere ogni provvedimento opportuno e necessario qualora emergessero casi di incompatibilità.
Se non si segue un percorso del genere, si intravedono poche altre soluzioni se non quella di rimanere inerti e indifferenti come per tanto tempo è stata Palermo e sono tuttora molti cittadini rispetto a fenomeni gravi.
La rete è di dominio pubblico anche per consentire ai cittadini di partecipare in maniera costruttiva e senza speculazioni alla sua crescita virtuosa.
Il circuito ha reso possibile centinaia di denunce e la liberazione di altrettanti commercianti e imprenditori; proprio per tali ragioni e per quanto emerge da diverse e recenti inchieste antimafia dove risulta che i boss temono lo strumento del consumo critico antiracket di Addiopizzo, il movimento proseguirà con ancora maggiore determinazione la sua azione sul territorio.
23/02/2015