Fonte: la Repubblica Palermo
È ancora uno dei segreti meglio custoditi da Cosa nostra palermitana. «L’esplosivo per l’attentato al pm Nino Di Matteo è stato trasferito in un altro nascondiglio sicuro», ha svelato l’ultimo pentito di mafia, Francesco Chiarello, l’ex boss di Borgo Vecchio che con le sue dichiarazioni ha già fatto riaprire le indagini sull’omicidio dell’avvocato Enzo Fragalgà. Chiarello racconta di aver saputo dell’esplosivo dal suo compagno di cella, Camillo Graziano, rampollo di un’autorevole famiglia di mafia: «Mi disse che per fortuna suo padre era stato scarcerato, così aveva potuto spostare il tritolo».