Fonte: la Repubblica – Palermo
Confesso di avere qualche difficoltà a discutere di doppia antimafia, peggio di antimafia doppia, ancora di più di un manifesto rifondativo. Comprendo, e condivido, lo stupore, l’indignazione e anche il bisogno di riflettere sulle recenti vicende che hanno coinvolto vari personaggi per così dire emergenti della magistratura, dell’imprenditoria, da ultimo del giornalismo, e già impegnati sul fronte del contrasto alla criminalità mafiosa. E cerco di spiegare perché.