Fonte: palermotoday.it
Il patrimonio è riconducibile a Luigi Salerno, 68 anni, condannato in passato a 9 anni per associazione mafiosa, e a suo genero Maurizio De Santis, 50 anni. Tra i beni per i quali sono scattati i sigilli, c’è anche il “Bucatino”, nel quale si sarebbero incontrati in passato diversi boss.