La droga arriva in Sicilia principalmente via mare, in quantità sempre più abbondanti, attraverso i cargo che la scaricano in acqua debitamente imballata per evitare infiltrazioni. Il compito di recuperarla è poi affidato a pescherecci che, seguendo i dati del gps satellitare montato sul carico, trovano i pacchetti galleggianti e li issano a bordo prima di consegnargli sulla terraferma ai complici che devono smistare la sostanza stupefacente nelle varie piazze di spaccio.
A luglio la guardia di finanza, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, era riuscita a realizzare uno dei più grandi sequestri di sempre bloccando oltre 5 tonnellate di cocaina che, dopo il trasferimento dalla nave madre, viaggiavano a bordo di un’imbarcazione proveniente dalle coste calabresi.