Palermo, l’ippodromo in mano a una cricca. L’atto d’accusa della procura: “Il patron Pinzauti incaricò il figlio del boss Marchese di fare un’estorsione”

da

1 Luglio 2024

repubblica

«Gli ho detto Gregorio … io gli ho fatto un contratto a questa persona e tu glielo fai mangiare il contratto per benino». Così parlava l’imprenditore toscano che il Comune di Palermo aveva incaricato di dare nuova vita all’ippodromo della Favorita dopo lo scioglimento per mafia del 2017. Massimo Pinzauti incaricò Gregorio Marchese, il figlio del boss di corso dei Mille ucciso da Riina, di cacciare in malo modo un ingegnere che aveva lavorato per la riapertura della struttura della Favorita

Articoli recenti

Memoria e impegno, ricordando Giorgio Ambrosoli

L’11 luglio 1979, 45 anni fa, la mafia eliminava a Milano Giorgio Ambrosoli, avvocato e...

Il segno. Cosa sono gli “attacchini” contro il pizzo ricomparsi per le vie di Palermo

Vent’anni fa nasceva a Palermo “Addiopizzo”, associazione impegnata a combattere i racket delle...

Gli “attacchini” di Addiopizzo tornano per le strade di Palermo con un nuovo messaggio

Questa notte siamo tornati per le strade di Palermo per rinnovare una tradizione che ci accompagna...

Addiopizzo, 20 anni di lotta al racket

Iniziative per ricordare e rilanciare l'impegno antimafia. Il servizio di Salvatore Fazio.

La resistenza civile di Angelo e Gaetano “Abbiamo detto no al ricatto mafioso”

Angelo e Gaetano hanno semplicemente avuto il coraggio di essere normali e il desiderio di...

I manifesti listati a lutto e la rivolta dei commercianti: una mostra per festeggiare i 20 anni di Addiopizzo

All’alba del 29 giugno del 2004 Palermo, per la prima volta nella sua storia, si risvegliò...
ULTIME DAI GIORNALI

Racket, 20 anni di resistenza

La notte fra il 28 e il 29 giugno la città fu tappezzata dagli adesivi: “Un intero popolo che...

5x1000 Addiopizzo
Rete imprese PIZZO-FREE
Addiopizzo TRAVEL
Addiopizzo STORE