Il punto di riferimento della cocaina per il mandamento di Brancaccio, a Palermo, era diventato Maurizio Di Fede, detto Ciuffetto, recentemente condannato a 17 anni e 4 mesi nel processo nato dalle operazioni Stirpe 1 e Stirpe 2 su mafia, estorsioni e traffico di droga. La sua scalata gli aveva permesso di raggiungere i più alti gradini della scala gerarchica, diventando una figura di primo piano, ma nei suoi confronti c’erano state alcune lamentele tanto che il boss Giuseppe Guttadauro e suo figlio Mario, attualmente in carcere, erano pronto a «vattiarlo», cioè a rimproverarlo.
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Servizio TGS