Palermo, dal barbiere al notaio: la città che chiede favori ai boss

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18 Luglio 2023

Live Sicilia

PALERMO – Il ragazzo del rione Capo si era messo in testa di aprire una barberia non lontano da via Libertà. Qualcuno andò a protestare con Settimo D’Arpa, uno degli arrestati nel blitz della squadra mobile nel rione Resuttana di Palermo. Sono i mafiosi di Resuttana infatti, ad avere la “competenza” anche sul centro città. Chi protestò temeva la concorrenza del “picciuttieddu ru Capu” che “fa gli stessi tagli
di capelli”. Un intermediario fece sapere a D’Arpa che il nuovo barbiere era stato autorizzato. “Sei sicuro?”, chiese D’Arpa sorpreso. Era diventata una questione di principio: “Ci vado a parlare direttamente io… gli dico: ho sentito che sei autorizzato qua? Ma chi ti ha autorizzato?”.

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