PALERMO – Tre estorsioni accertate e una raffica su cui servono ancora riscontri. Tutto fa pensare, però, che si trattasse sempre e solo di pizzo. La “protezione” sarebbe stata imposta a tappetto a Ballarò, al Capo e alla Vucciria su ordine di Francesco e Massimo Mulè, padre e figlio, tra i nove fermati del blitz dei carabinieri.
Omicidio di mafia allo Sperone: ucciso il boss emergente di Brancaccio
PALERMO – È stato un delitto di mafia. L’aggravante mafiosa viene contestata, infatti, in tutti i...