La lotta al racket e il consumo critico in una città ancora afflitta dalla criminalità organizzata si evolvono e sbarcano sul web grazie a un’applicazione messa a punto da Addiopizzo in occasione del 34° anniversario della lettera al caro estortore di Libero Grassi pubblicata dal Giornale di Sicilia.
L’app «Pago chi non paga» verrà presentata il 10 gennaio – il giorno in cui fu dato alle stampe il documento dell’imprenditore assassinato dalla mafia nell’agosto del 1991 perché non si piegò alle richieste di pizzo – nel corso di una manifestazione nella sede dell’associazione, in via Lincoln 131.
All’appuntamento, in mattinata, prenderanno parte gli studenti dell’istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III, Matteo Romano, direttore del Giornale di Sicilia, il prefetto Massimo Mariani, Francesca Mazzocco, magistrata della Direzione distrettuale antimafia, Maria Grazia Nicolò, commissario nazionale antiracket, Alice e Davide Grassi.