Giornata Internazionale della donna 2023: storie di donne contro il racket delle estorsioni

da

7 Marzo 2023

 

Per la Giornata Internazionale della donna 2023, vogliamo condividere alcune storie di donne, esempio di coraggio e speranza. Donne che non si sono mai arrese, che hanno lottato e che lottano per una società fatta di libertà e di giustizia. A queste donne oggi vogliamo rendere omaggio, a quelle che hanno fatto della lotta al racket delle estorsioni una battaglia quotidiana proprio nei territori dove si annidano le mafie.

 

Pina Maisano Grassi

Una donna che si è resa protagonista di molte battaglie e a cui siamo profondamente legati perché con lei tutto è nato e cresciuto. Ci ha sempre chiamati come i “suoi nipoti” e per noi lei è stata guida ed ispirazione, la “nostra nonna”. Dopo l’omicidio di Libero Grassi, non ha mai smfesta delle donne 2023esso di percorrere con forza e dedizione il percorso che il marito aveva tracciato: una lotta costante, un rifiuto determinato al racket delle estorsioni e alle mafie. Con passi lievi e garbati ma forti e decisi, Pina ha saputo trasformare il dolore e la rabbia, dando esempio di amore e generosità, in mezzo ai giovani e a fianco di chi si batte contro la mafia. Eletta in parlamento come senatrice insieme ai Verdi, Pina non è stata solo la moglie di Libero, accanto a lui nella lotta alla criminalità, ma ha fatto dell’impegno civile e del riscatto della nostra terra, la sua vita, ispirando migliaia di giovani con il suo esempio di coraggio e speranza.

 

Nicoletta Scimeca

Festa della donna 2023Ispirata dalla frase che abbiamo lanciato nel 2004 con gli adesivi nel centro della città “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”, Nicoletta, nel 2005, a soli 17 anni ci manda una richiesta di aiuto, dal suo locale a Caccamo, un paese purtroppo conosciuto per alta densità di reati legati a Cosa nostra. Era proprio il 2004, quando insieme al fratello Giorgio e alla famiglia, decide di denunciare i suoi aguzzini e riesce a farli arrestare. Da quel momento iniziano le difficoltà perché molti concittadini cominciano a boicottare ed isolare l’attività ma Nicoletta non si perde d’animo e ispirata da uno striscione di Addiopizzo allo stadio Renzo Barbera, ci scrive per avere supporto. Il suo impegno contro il racket delle estorsioni trascinerà l’attività di famiglia, che oggi è anche una pasticceria di successo, tornata ad essere frequentata dai caccamesi ma apprezzata anche nel resto dell’Italia, grazie all’appoggio di attivisti e sostenitori della rete di consumo critico “Pago chi non paga” fondata da Addiopizzo.

 

Elena Ferraro

Coraggio, determinazione e forza sono tre caratteristiche che accomunano le storie delle donne contro il racket delle estorsioni. Elena senza paura, guidata da spirito etico e amore per la legaliFesta della donna 2023tà, ha detto “no” ai cugini del boss Matteo Messina Denaro, rifiutandosi di far entrare nella rete criminale la sua clinica a Castelvetrano. Una città segnata dallo stigma dell’ex latitante e dalla rete dei suoi complici e favoreggiatori, ha registrato la forza e il coraggio di una donna che si è ribellata a Cosa nostra. Nonostante le difficoltà, Elena non si è arresa ed è andata avanti. “Vorrei che il mio non fosse un gesto fine a sé stesso, che servisse per altri imprenditori che hanno paura o che magari utilizzano la mano mafiosa per far crescere le loro aziende, per abbattere la concorrenza, imporre prezzi e leggi di mercato e per dare lavoro”, ha dichiarato dopo l’arresto del suo estortore.

 

Vittoria Vescera

festa della donna 2023Da anni una donna in lotta contro il racket delle estorsioni. È il 2008 quando la sua attività viene presa di mira: ogni giorno una sorpresa, auto bruciata, muri imbrattati, il cane impiccato. Vittoria non si arrende, non ha mai pagato e denuncia rappresentando una delle testimonianze più belle e significative nella lotta alle estorsioni in Italia. Oggi è un punto di riferimento per tutta la comunità con la sua associazione antiracket di Vieste (in provincia di Foggia) costituita col prezioso supporto della Federazione Antiracket Italiana. Tutto il settore turistico ha beneficiato delle sue scelte, le sue attività continuano ad essere in attivo ma Vittoria resta vigile e attenta perché convinta che gli estorsori siano più subdoli di prima e che per sconfiggerli bisogna essere sempre più numerosi e determinati. “Soltanto così potremmo prevalere e alla fine vincere”, afferma l’imprenditrice in un’intervista.

 

 

 

photo credits copertina: Francesco Francaviglia, Alqamah.

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