Quattro giorni di incontri e attività su strada: il 20/22/23/25 novembre promuoveremo una serie di iniziative ad Altofonte dove saranno coinvolti cittadini, studenti, insegnanti, operatori economici, istituzioni civili, militari e religiose.
Il senso di questo percorso è quello di estendere in maniera più diffusa la rete di consumo critico degli operatori economici che si oppongono alle estorsioni e offrire il nostro supporto a coloro che ancora adesso vivono stretti dalla morsa del racket.
Intendiamo proseguire la nostra attività di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto al racket delle estorsioni anche nel territorio di Altofonte, dove stiamo supportando imprenditori che hanno intrapreso significativi percorsi di denuncia. Vicende di opposizione che dimostrano come, rispetto al passato, si sono create le condizioni per non piegarsi alle pretese mafiose e denunciare senza essere lasciati soli.
Negli anni infatti, la straordinaria azione delle forze dell’ordine e della magistratura ha inferto colpi molto pesanti a Cosa nostra e al suo sistema di potere. Se a tale lavoro non seguirà però un atto di coraggio e di responsabilità da parte di chi è taglieggiato, i nuovi estorsori si ripresenteranno per riaffermare la loro signoria territoriale.
Per queste ragioni, cogliamo l’occasione della nostra presenza sul territorio per rilanciare l’invito a commercianti e imprenditori a collaborare e ai cittadini a sostenere con gli acquisti chi ha trovato il coraggio di denunciare.
Vogliamo sostenere il vento di cambiamento che da tempo soffia anche nelle periferie della provincia di Palermo, dove la mafia ha storicamente mantenuto forte e saldo il controllo del territorio, forse più di quanto possa riuscire a fare, ormai da tempo, in città.