#ASCUOLADIEROI. REINTRODURRE L’EDUCAZIONE CIVICA NELLE SCUOLE

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5 Ottobre 2018

All’azione 27 associazioni da tutta Italia a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare dell’ANCI

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A 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, una rete nazionale composta da 27 associazioni lancia la campagna di comunicazione online #ascuoladieroi. Lo scopo è chiedere al Parlamento di reintrodurre l’Educazione civica come materia curricolare a sé stante nelle scuole di ogni ordine e grado. Per questa ragione le associazioni aderenti invitano tutti i cittadini a sostenere e sottoscrivere la legge di iniziativa popolare proposta recentemente dall’ANCI

#ascuoladieroi è una campagna interattiva e multimediale: cittadini e associazioni possono diventare testimonial, condividere i contenuti (video, tutorial, grafiche), organizzare raccolte firme, banchetti e altro ancora. Tutti i materiali utili sono disponibili sul sito internet www.ascuoladieroi.it

#ascuoladieroi è anche il nome della rete di associazioni e persone ideata dall’associazione di volontariato Pensiero e Azione di Forlì in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Sunset.

Ad oggi la rete è in continua crescita e conta 27 associazioni da nord a sud: ACLI Forlì, Addiopizzo, ANPI Forlì-Cesena, Avvocato di Strada, Avviso Pubblico, AICS Emilia Romagna, Ass. Mazziniana Italiana, ARCI Forlì, Ass. Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Da Sud, Ass. Fratelli Spazzoli, Azione Cattolica Forlì-Cesena, CGIL Forlì, CISL Forlì, Con…tatto, Democrazia nelle Regole, Libera (Emilia Romagna e Palermo), Minerva Edizioni, Pensiero e Azione, Risorsa Cittadino, Sulle Regole, Sunset Comunicazione, Transparency International – Italia, UCIIM, UIL Forlì, UISP Forlì Cesena.

L’aspirazione di #ascuoladieroi è creare un movimento d’opinione trasversale e apartitico che rimetta al centro e promuova principi e valori civili fondamentali come la partecipazione, la corresponsabilità, la legalità, la democrazia, il bene comune.

L’educazione civica è il sale della democrazia, ma nel nostro Paese ha avuto una storia molto discontinua. La formazione di cittadini responsabili e consapevoli dei propri diritti e doveri è oggi più urgente che mai, e nelle scuole i giovani possono apprendere e conoscere i principi e i valori necessari per partecipare attivamente alla vita della comunità, diventando così protagonisti del proprio tempo. Un po’ come i supereroi delle storie d’avventura, che sfidano la sorte avversa a beneficio di tutti, ma solo dopo un intenso periodo di formazione e studio.

 

Breve cronistoria sull’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole        

La materia compare per la prima volta con DPR del 1958 con due ore d’insegnamento mensili ispirate alla Costituzione e senza voto distinto. Il punto relativo alle ore d’insegnamento è stato successivamente sacrificato per ragioni finanziarie.

Nel 1979, con il ministro Pedini, nei programmi di scuola media ritorna come specifica materia. La sua gestione viene tuttavia affidata al consiglio di classe per le sole classi terze.

Nel 1985 è inserita nei programmi della scuola primaria dal Ministro Falcucci, accanto a Storia e Geografia, con la denominazione di “Studi sociali”.

Con la direttiva n. 58 del 1996 viene rafforzato il DPR del 1958, prevedendo nuovamente l’insegnamento di un’ora settimanale e facendo esplicito riferimento alla Costituzione. La norma tuttavia non entra in vigore a causa della caduta del governo Dini.

Nel 2003 passa la legge n. 53, che ripropone l’Educazione civica come educazione ai principi fondamentali di convivenza civile, con tematiche però trasversali ai diversi insegnamenti.

Nel 2008 con la legge n. 168 l’intento è quello di formare il personale al fine di creare competenze sul tema di cittadinanza e Costituzione.

Infine, con raccomandazione CM/Rec (2010)7  del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa agli Stati membri viene richiesto, tra le altre cose, l’inserimento dell’Educazione civica (Educazione alla cittadinanza e Diritti umani) nei curricoli delle scuole di ogni ordine e grado.

 

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