Il Comitato Addiopizzo ha deliberato – il 3 giugno scorso, per mezzo del proprio organo direttivo – la sospensione a tempo indeterminato della Società Aedilia Venusta Srl dal circuito delle imprese pizzo-free. La motivazione di questo provvedimento è data dal fatto che il Rappresentante Legale della ditta non ha riferito, al momento dell’adesione alla campagna di consumo critico antiracket, della presenza di Francesco e Salvatore Sbeglia nella Aedilia Venusta (rispettivamente Direttore Tecnico e dipendente).
Tale circostanza ha fatto venir meno il rapporto di fiducia tra Addiopizzo e la Società. Alla luce delle predette omissioni, considerati i procedimenti giudiziari che hanno interessato alcuni componenti della famiglia Sbeglia, il Comitato Addiopizzo ha deciso di sospendere l’adesione dell’azienda dalla lista del consumo critico per ragioni di opportunità e di convenienza che prescindono del tutto da qualsiasi responsabilità di tipo penale.
Addiopizzo continuerà a mantenere alta l’attenzione così come è stato fatto sul caso in questione, affinché sia preservata l’immagine e la credibilità della lista pizzo-free che oggi è composta da oltre quattrocento operatori economici di Palermo e provincia.
L’elenco degli operatori pizzo-free deve continuare a crescere, la sua esistenza ha reso possibile la nascita dell’associazione antiracket e quindi il fiorire delle prime denunce. Il movimento non si arresterà, il cambiamento socioculturale avviato è ormai irreversibile.
Si tiene infine a precisare che la richiamata Aedilia Venusta Srl non è stata ammessa al “patto per la sicurezza dei cantieri” (iniziativa avviata nel giugno 2009) di concerto con l’associazione antiracket Libero Futuro, Confindustria Palermo e Ance Palermo.
In merito a quese vicende consigliamo la lettura dell’articolo di Lirio Abbate pubblicato su La Stampa il 30 agosto 2009.